“Se avete un amico/parente/collega che compie gli anni e le carte Smartbox, Groupon, buono alla Feltrinelli etc. etc. ve le siete già giocate l’anno scorso, provate a portarlo a cena qui. I requisiti fondamentali per beneficiare dell’offerta sono due: dovrete essere almeno in 4 al tavolo e vi deve piacere la cucina ispirata al subcontinente indiano.
Si vince qualche cosa? Sì, il festeggiato potrà abbuffarsi a volontà (e fare abbuffare anche voi, se sarete così furbi da far ordinare quasi tutto a lui) e la cena gliela offre Serendib! Carucci questi indiani…
La prima volta ci verrete in veste di “braccini”, ma poi ci tornerete di sicuro perché i sapori di India e Sri Lanka vi conquisteranno.
Gli antipasti sono quasi tutti polpettiformi e fritti, ma le porzioni sono proprio da assaggio…abbandonatevi senza troppi indugi e iniziate a entrare nell’indian mood. A questo punto siete pronti per passare ai secondi piatti. Se non conoscete per niente la cucina indiana e cingalese il menu potrà sembrarvi di difficile interpretazione. E non perché scritto in hindi o panjabi. In realtà districarsi è molto più semplice di quello che si possa pensare. Gli ingredienti base son sempre quelli: pollo, manzo, maiale, agnello, gamberi, calamari, pesce o verdure. Le vere protagoniste di questa tradizione culinaria sono invece le spezie. Un tripudio di cardamomo, cannella, cumino, chiodi di garofano, zafferano, noce moscata, coriandolo, curcuma, zenzero, peperoncino, pepe nero. Il curry, ingiustamente classificato come spezia, è in realtà una combinazione di alcune tra le sopracitate spezie, e qui la fa da padrone in versioni con vari gradi di piccantezza. Ad aggiungere esotismo ci pensano poi salsine a base di latte di cocco, marinature nello yogurt e salse agrodolci. Non siate diffidenti, tanto il rischio di trovarsi nel piatto animali strani come su una bancarella di Bangkok non c’è. Rilassatevi.
Se siete in vena di mandare le vostre papille gustative a uno speed date con sapori nuovi allora il mio consiglio è di ordinare il menu degustazione. 24 euro (bevande escluse) per fare un giro (ma anche più d’uno, visto che la formula è all you can eat) di tutte le specialità del ristorante + dolce + frutta. Non penserei troppo al bilancio calorico…lo dicono tutti che le spezie fanno dimagrire! E poi avete mai visto un indiano grasso??? (Buddha non vale) Con questa giustificazione ordino serena anche 3 o 4 bis di tutto!
Non dimenticatevi di assaggiare le specialità di riso basmati. Con le verdure, con le spezie, con la fantasia dello chef…oppure l’Indiappa: corti spaghettini di farina di riso cotti al vapore e con aggiunta di verdure saltate. Per tamponare l’effetto “lingua lavica” di un’ordinazione troppo ardita in termini di piccantezza, tenetevi da parte un po’ di Roti, la piadina indiana cotta sulla piastra. Io la mangerei pure a colazione con la nutella…
Nel bel mezzo della vostra cena si spegneranno le luci, inizierete a sentire uno scampanìo insistente e subito dopo cori stonati intoneranno un improvvisato “tanti auguri a te” , non impanicatevi. Non è il principio di un collasso da indigestione. Capirete che il lume di candela e la vibrazione del batacchio fanno parte della modalità locale per rendere omaggio al festeggiato di turno. Esposto suo malgrado al centro dell’attenzione di tutto il ristorante, raccatterà auguri e applausi anche dai tavoli vicini…oltre a un’intera torta fatta in casa e offerta dai gentili camerieri (quando prenotate, specificate in anticipo che festeggerete un compleanno). Quando sono andata con 4 amiche per il compleanno di una di noi, la festeggiata, alla vista della torta intera, ha generosamente suggerito di condividerla con i tavoli vicini, realizzando che in 4 sarebbe stato impossibile finirla. Scusa?!? Amica mia, non hai capito chi ti sei portata dietro!!! Lì ho realizzato definitivamente di avere le pareti dello stomaco espandibili come un tendone da circo. Ringrazio Francesca che, cloaca massima come la sottoscritta, mi ha aiutata nel far sparire ogni traccia del dolce prima che l’altruismo di Silvia avesse la meglio!
Voi che celebrate il non-compleanno pagate il conto (onestissimo, 20/25 euro per un menu libero, poco più per la degustazione.) alla cassa, così potrete finire in bellezza con qualche cucchiaiata di pa’an. Questo miscuglio di semi di finocchio, anice, cardamomo, noci e foglie tritate di bretel edulcorato da zuccherini colorati si trova in ciotoline argentate vicino all’uscita e viene servito a fine pasto per digerire e rinfrescare l’alito. Ne avrete bisogno, le spezie sono tanto buone quanto subdole e ve ne accorgerete anche il giorno dopo, in occasione del vostro quotidiano tête-à-tête con il water. Portatevi un estintore, non si sa mai…” L.
p.s. Ricordate al festeggiato di portarsi la carta d’identità. Potrà anche non sembrarvi una procedura elegante quella di mostrarla per farsi abbonare la cena, ma in tempo di crisi non mi formalizzerei troppo!
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